
Il 24 gennaio 2007 rimarrà certamente una data da ricordare, nella missione in Mongolia. In questo giorno, infatti, abbiamo ricevuto la tanto attesa notizia dell'ottenuto permesso per svolgere liberamente attività religiose nella regione di Uvurkhangai. L'assemblea regionale ha infatti deciso di accettare la nostra richiesta formale di stabilire una presenza ufficiale della Chiesa in questo territorio.
Al momento di consegnarci la delibera con cui veniamo autorizzati a svolgere le nostre attività religiose, il presidente dell'assemblea regionale ha voluto precisare che un simile permesso non è stato al momento ancora rilasciato a nessun altro ente religioso, sebbene siano presenti nella regione alcuni gruppi protestanti. Il presidente ha anche aggiunto la sua personale convinzione che quest’atto - che per la prima vede coinvolta non più una città, come nel caso di Ulaanbaatar, ma un'intera regione della Mongolia nei confronti della Chiesa Cattolica - rappresenti come un ponte ideale tra questa porzione di terra mongola e il Vaticano.